Guidami al tuo cuore by Maria Rita Russo

Guidami al tuo cuore by Maria Rita Russo

autore:Maria Rita Russo [Maria Rita Russo]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788871125022
editore: Lettere Animate
pubblicato: 2018-11-18T23:00:00+00:00


Come promesso, Leonardo si presentò dai Quintavalle di buon mattino – sempre secondo le convenzioni. Cassandra non era riuscita a chiudere occhio, confidandosi con la sorella e Bettina che, felice della notizia, aveva pianto per buona parte del tempo. Lei, però, si era rigirata nel letto per tutta la notte, prendendo sonno solo alle prime luci dell’alba, poco prima che la sua governante venisse a destarla.

«Oggi dovete essere radiosa!» aveva esclamato, su di giri.

Lei aveva sbadigliato in risposta, troppo stanca per ribellarsi, e improvvisamente nervosa alla luce dell’annuncio in vista.

Adesso, Leonardo si era chiuso nello studio con suo padre. Sembrava stessero parlando da ore, sebbene si trattasse di pochi minuti.

Cassandra voleva mangiarsi le mani per l’agitazione, mentre sua sorella cercava di incoraggiarla con lo sguardo. Sua madre fingeva di ricamare, ma i suoi movimenti trasudavano gioia e trepidazione: era inutile nascondersi!

«Oh, figlia mia!» sbottò a un certo punto, sedendosi vicino a lei.

«Madre», rispose imbarazzata lei, senza poter evitare di arrossire.

«Non fare finta di non sapere perché il visconte è qui!» la riprese, con gli occhi lucidi.

«Non dovremmo attendere che nostro padre confermi le vostre supposizioni?» continuò lei, torcendosi le mani.

«Sciocchezze, mia cara! Vi abbiamo visti, ieri sera. Era così ovvio!»

Sua madre non si era mai lanciata in certi commenti espliciti. Sebbene la società veneziana fosse dalla mentalità abbastanza aperta, la sua famiglia, tra le più antiche della Repubblica, si guardava bene dal dare scalpore. Anche se ieri sera lei era riuscita a creare scompiglio lo stesso.

«Adesso capisco perché non mi abbiate rimproverata ieri sera! Sono certa che mio padre mi avrebbe sculacciata, se non fosse stato così contento di vedermi tra le braccia del visconte!»

«Cassandra!» la riprese sua madre, continuando tuttavia a ridere.

«Scusate, madre. Mi sembrava appropriato, dato che siamo in vena di tanta audacia.»

«Non fare dello spirito davanti a tuo padre, sai com’è fatto lui. Oh, le mie adorate bambine!» disse, stringendo le mani di entrambe.

Le porte si aprirono in quel momento, rivelando la figura del maggiordomo, che le salutò con un elegante inchino.

«Mie signore. Il barone vorrebbe parlare alla signorina Cassandra.»

Nonostante attendesse quel momento, sussultò nell’udire pronunciare il suo nome.

«Forza, vai figlia mia», la incitò sua madre, stringendole le spalle affettuosamente.

Cassandra annuì, con un groppo in gola. Niente sarebbe stato più uguale a prima, da quel momento. Presto, anche lei sarebbe diventata una signora, una moglie. La moglie di un visconte, futuro conte Valier. La confusione aveva lasciato spazio alla sicurezza, a una forte fiducia nei confronti dell’uomo che, piano piano, si era fatto spazio nel suo cuore.

Niente avrebbe potuto oscurare la sua felicità in quel momento. Nonostante tutti i suoi cattivi presagi sul matrimonio, il suo futuro sembrava aver preso una piega sorprendentemente positiva.

Fece un sospiro e si accostò davanti alla porta dello studio di suo padre. Stava per bussare, ma dalla porta socchiusa, sentì i due uomini ridere e si fermò ad ascoltare.

Ma doveva saperlo: chi origlia non fa mai una buona fine.

«Devo ammetterlo, mi avete stupito. Non credevo sareste riuscito nell’intento di sedurla. Ero quasi certo che avrei dovuto obbligarla a sposarvi.



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